LA STORIA CASADEI: DAL 1958 AD OGGI
Percorrere la moda, ispirarla con il disegno di una tomaia, con la forma di una punta o di un plateau, con la linea e con le proporzioni di un tacco. Interpretarla nei pochi elementi che definiscono e distinguono l'unicità di una scarpa. E renderla ogni volta speciale: non è cosa da poco. A maggior ragione se, come Casadei, sai farlo da cinquant'anni, con immutata passione. In mezzo secolo, la maison calzaturiera di San Mauro Pascoli, oggi tra le più conosciute e stimate, ha prodotto una straordinaria quantità e varietà di idee forti. Modelli che restano attuali, sempre entusiasmanti. E che, visti lungo gli ultimi decenni, appaiono ancora più originali, coraggiosi, sperimentali. Pietre miliari di una vicenda imprenditoriale nella quale si coniugano tradizione e ricerca, sofisticata competenza artigianale e desiderio di innovazione.
LA STORIA CASADEI: DAL 1958 AD OGGI
Percorrere la moda, ispirarla con il disegno di una tomaia, con la forma di una punta o di un plateau, con la linea e con le proporzioni di un tacco. Interpretarla nei pochi elementi che definiscono e distinguono l'unicità di una scarpa. E renderla ogni volta speciale: non è cosa da poco. A maggior ragione se, come Casadei, sai farlo da cinquant'anni, con immutata passione. In mezzo secolo, la maison calzaturiera di San Mauro Pascoli, oggi tra le più conosciute e stimate, ha prodotto una straordinaria quantità e varietà di idee forti. Modelli che restano attuali, sempre entusiasmanti. E che, visti lungo gli ultimi decenni, appaiono ancora più originali, coraggiosi, sperimentali. Pietre miliari di una vicenda imprenditoriale nella quale si coniugano tradizione e ricerca, sofisticata competenza artigianale e desiderio di innovazione.
HERITAGE
LA TRADIZIONE: 1958-1994
Casadei nasce nel 1958, in un piccolo laboratorio di San Mauro Pascoli, dove Quinto e Flora Casadei creano la prima collezione di sandali destinati ai turisti che frequentano la Riviera italiana. In dieci anni, il laboratorio si trasforma in una piccola azienda altamente specializzata in calzature che esporta in Germania e negli Stati Uniti, successivamente in Giappone. Gli anni Ottanta, invece, vedono consolidarsi i mercati internazionali con il Medio Oriente in prima linea.
LA NUOVA GENERAZIONE: 1994
Il 1994 è l'anno più difficile e insieme il più importante: rappresenta il passaggio di testimone tra una generazione e l'altra con l'ingresso di Cesare Casadei, figlio di Quinto e Flora, come direttore creativo dell'azienda. La forza di Cesare è la visione a 360 gradi dell'azienda, una conoscenza maturata sul campo, vissuta in prima persona dalla produzione alla commercializzazione fino alla creatività. Cesare è l'anello di congiunzione tra due mondi: da una parte i pionieri dell'artigianato Made in Italy; dall'altra i manager e i creativi che hanno il compito di traghettare questo patrimonio verso la globalizzazione.

CESARE CASADEI
La vita di Cesare Casadei e la storia dell'azienda di calzature di cui oggi è direttore creativo sono così strettamente correlate da non poter più essere distinte una dall'altra.
Cesare nasce nel 1962 da Quinto e Flora Casadei, due artigiani che nel 1958 fondano il Calzaturificio Casadei, alle porte di Rimini. Vi producono sandali prima per i turisti e poi per il mercato nazionale e internazionale. Per Cesare non ci sono confini: la casa, la fabbrica, il magazzino dei pellami non hanno pareti, tutto scorre fluido tra prototipi, produzione, artigiani specializzati e mani esperte in quei piccoli capolavori che passano sotto il nome di scarpe.
Durante l'adolescenza, gli studi lo portano in Svizzera, dove ha modo di ricevere un'istruzione internazionale. Sono gli anni Settanta, momento di rivoluzione e di innovazione: i viaggi, la voglia di libertà e il desiderio di scoprire nuovi orizzonti lo animano più di ogni altra cosa.
La passione per il lavoro di famiglia lo richiama in azienda dove, a metà degli anni Ottanta, avvia una propria produzione con un team di 10 persone. È il momento più duro e formativo: il lavoro diventa un'attività seria, i rapporti coi fornitori si fanno più articolati, la produzione di scarpe cresce costantemente. Si parte dall'unisex, si passa per i modelli sportivi e si arriva alle creazioni più spettacolari. Gli errori si mischiano ai successi, in un crescendo che definisce sempre più l'estetica Casadei, ovvero la possibilità, anzi la necessità di sperimentare a 360 gradi con lavorazioni e materie prime mai provate prima.
Nel 1990 si apre il primo show-room a Milano, nel 1994 Cesare diventa il direttore creativo del marchio. È forse il passaggio più delicato e difficile: in questi anni, infatti, il fashion system sta cambiando radicalmente e l'internazionalizzazione dei mercati richiede un nuovo modus operandi. La grande esperienza acquisita in campo produttivo unita al rapporto diretto con fornitori e commercianti consentono a Cesare di portare l'azienda su un nuovo piano, raggiungendo un livello di qualità difficile da eguagliare.
Oggi Cesare lavora a stretto contatto con un team stilistico consolidato, contando su un apparato produttivo e artigianale che è un piccolo gioiello di ingegneria e di creatività come solo Made in Italy può garantire. Ogni modello di scarpa viene prodotto internamente e la maggior parte delle materie prime è realizzato in esclusiva per la maison.
Ciò che più caratterizza il creativo, però è "quel piacere indescrivibile quando guardo una donna indossare una delle nostre creazioni", racconta sempre Cesare. "In quel momento, la magia di una scarpa è davvero in grado di raccontare tutto l'impegno e la passione che ho sempre speso per questo bellissimo mestiere".
LA CRESCITA: 2000 - 2010
Negli anni Duemila Casadei mantiene salde le proprie radici di alto artigianato italiano: pellami, colori e modelli vengono realizzati in esclusiva con fornitori dedicati. Il processo di industrializzazione delle calzature, poi, diventa un gioiello di manodopera, un patrimonio impossibile da imitare. Allo stesso tempo, si procede con la modernizzazione della distribuzione e della comunicazione. Nel 2002 lo show-room milanese viene trasferito in Via dell'Annunciata. I fatturati crescono costantemente e le aperture di boutique monomarca si succedono in serie. Sempre in questi anni, le dive internazionali vengono fotografate con creazioni Casadei ai piedi, consolidando il marchio nell'immaginario del fashion system. Allo stesso tempo, i migliori talenti della fotografia (tra gli altri Nick Knight, Mario Testino, Javier Vallhonrat e Raymond Meier) sono gli interpreti delle campagne pubblicitarie. A Ellen von Unwerth, invece, il compito di immortalare i 50 anni del marchio, nel 2008, con un libro e una mostra che ripercorrono tutti i momenti che hanno reso possibile questo miracolo di stile.